
Coronavirus: conseguenze e rimedi di una vita sedentaria
Il Coronavirus ha sicuramente stravolto le nostre vite obbligandoci ad un nuovo stile di vita. Questi due mesi di quarantena all’interno di case più o meno accoglienti, magari senza terrazzo o giardino, hanno inciso nello stato psico-fisico delle persone, cambiando abitudini e stili di vita ormai consolidati.
Covid-19 e il nuovo cattivo stile di vita
Dal punto di vista fisico la ridotta attività fisica, associata peraltro in molti casi ad un regime alimentare alterato, con pasti più frequenti ed abbondanti, ha comportato in molti casi un aumento di peso non trascurabile.
L’aumento ponderale, con le ovvie conseguenze sul piano estetico, acuisce spesso lo stato depressivo causato dal lockdown forzato e le sue ripercussioni sul piano economico e sociale.
Mentre si stanno allentando le restrizioni sul piano individuale e lavorativo, sperando di tornare ad una libertà di azione e movimento quanto più possibile completa (compatibilmente con l’andamento del Coronavirus sul piano dei contagi), facciamo poche considerazioni generali prima di dare delle indicazioni che possono risultare utili in questa fase di “ripristino” della buona salute del nostro corpo.
I benefici di una vita attiva
Per stare bene è necessario tornare a muoversi. L’esercizio fisico praticato regolarmente ed in maniera adeguata all’età ed al proprio stato di salute, comporta una notevole riduzione del rischio di malattie cardio-vascolari (infarti, arteriosclerosi, aritmie) e metaboliche (Diabete), aumentando al contempo la funzionalità del sistema muscolo-scheletrico.
L’attività fisica ha inoltre ripercussioni positive anche sulla psiche, dovute al rilascio di sostanze euforizzanti come le endorfine, che incidono sul tono dell’umore.
Quali sono i rischi di una vita sedentaria?
La tendenza alla sedentarietà porta inevitabilmente all’aumento del peso corporeo e/o a conseguenze sul piano funzionale e strutturale dei vari apparati dell’organismo, con conseguente aumento del rischio delle malattie cardio-vascolari e metaboliche.
L’attività fisica ridotta o del tutto assente svolta in questo periodo, hanno comportato effetti negativi anche in soggetti che avevano stili di vita virtuosi: come dimostrato in vari studi, poche settimane di ridotto esercizio fisico portano ad una riduzione della gittata cardiaca (che comporta minor quantità di sangue ossigenato ad organi ed apparati periferici) e ad una ridotta funzionalità dei muscoli, con conseguente diminuzione del tono e della potenza.
Prima di elencare una serie di pratici consigli per la ripresa di uno stile di vita corretto occorre ricordare che per il raggiungimento di una buona condizione fisica è sempre necessaria una valutazione preliminare delle proprie condizioni di salute da parte del proprio Medico curante.
Per recuperare la forma fisica di una volta è inoltre da associare all’attività fisica un corretto regime alimentare, da attuare preferibilmente con l’aiuto di uno specialista dell’Alimentazione.
Come ripartire nel modo giusto?
- Il periodo forzato di inattività, come abbiamo visto, ha comportato un affaticamento più precoce ed una ridotta funzionalità muscolare che può causare un maggior rischio di infortuni. Ecco quindi l’esigenza di tornare gradualmente ai programmi di allenamento pre-quarantena, cominciando con esercizi di allungamento muscolare, esercizi posturali e di stabilità (molto utile la pedana Delos disponibile presso il nostro centro).
- Successivamente si ricerca il recupero del tono e della potenza muscolare (per un’azione più mirata è consigliata la metodica Desmotec, sempre disponibile presso il nostro centro) evitando di affaticare un fisico rimasto in stand-by per diverse settimane.
- Nei primi periodi, in attesa di riprendere la propria attività sportiva, è opportuno dedicarsi all’esercizio fisico tutti i giorni per almeno 30/45 minuti, associando all’attività aerobica esercizi di allungamento e tonificazione muscolare.
- È consigliabile praticare in questo specifico periodo post-lockdown attività fisica non in maniera troppo esasperata. I primi studi scientifici sul Covid-19 hanno evidenziato come lo stato di relativo deficit immunitario dell’atleta sotto massimo sforzo possa favorire l’ingresso del virus nel corpo umano: uno sforzo attorno al 60/80% della massima capacità cardio-polmonare potrebbe rappresentare un buon compromesso.
- Il periodo del ritorno alla normalità “fisica” prevede quindi di dedicarsi sia alla componente muscolare per il progressivo recupero e sia aerobica (sfruttando attrezzi come la cyclette, l’ellittica, il tapis roulant o semplicemente correndo, nuotando o pedalando.
- Fino a quando non si ritornerà alla piena normalità è obbligatorio l’esercizio fisico in forma individuale, mantenendo in ogni caso la distanza di sicurezza.
- Nel periodo nel quale viene praticata l’attività fisica individuale si può evitare l’utilizzo della mascherina, che pone peraltro problemi di respirazione. È consigliabile però di tenerla abbassata sul collo, in maniera da poterla utilizzare quando si incrociano altre persone.
- Prima, durante e dopo l’esercizio fisico occorre rispettare le norme di igiene personale di questo periodo: evita di toccarti le parti più sensibili al contagio (bocca, naso, occhi) con le mani non pulite, tossisci o starnutisci nel fazzoletto o nell’incavo del gomito.
- Al rientro a casa, dopo aver svolto la classica fase defaticante, è buona norma depositare all’esterno gli indumenti e gli eventuali attrezzi utilizzati per evitare di contaminare l’interno del proprio domicilio.
- Lavati scrupolosamente le mani ed utilizza frequentemente il gel disinfettante molte volte al giorno e soprattutto dopo aver toccato oggetti o superfici toccati da più persone.
Il periodo di lockdown ha sicuramente messo a dura prova la nostra salute psicofisica per questo speriamo che le raccomandazioni sopra riportate possano aiutarti ad un ritorno al corretto stile di vita!