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Emicrania Mestruale

Emicrania Mestruale

L’Emicrania Mestruale è un disturbo che rientra nel grande gruppo dell’emicrania. Circa il 50% delle donne con una diagnosi di emicrania sembra presentare un’associazione tra gli attacchi di mal di testa e il ciclo mestruale. Questa tipologia generalmente comincia alcuni giorni prima del ciclo o durante il ciclo vero e proprio.

Esistono due forme differenti: l’Emicrania Mestruale pura e l’Emicrania correlata al Ciclo. La prima si presenta esclusivamente nei giorni di mestruazione del ciclo, mentre la seconda forma si caratterizza per attacchi severi prima e durante i giorni di mestruazione.

Qual è la causa

Le due teorie più accettate sui fattori “scatenanti” di questa forma di cefalea sono:

  • la caduta dei livelli di estrogeni (che è un evento normale del ciclo mestruale)
  • il rilascio di prostaglandine durante le prime 48h del ciclo.

Questi due eventi sono “naturali e normali” ma possono essere interpretati in maniera anormale e amplificata quando il sistema nervoso centrale comincia a funzionare in modo disordinato, si irrita e iper-sensibilizza. Di conseguenza, se la paziente arriva in prossimità del ciclo con un sistema nervoso già “irritato” (a causa magari di dolori cervicali pre-esistenti, stanchezza, tensioni emotive, squilibri metabolici, ecc…) è più facile che qualsiasi stimolo – anche eventi naturali come le fluttuazioni ormonali – diventino provocative e possano dare inizio ad un attacco mal di testa.

Non ci sono test per confermare questa diagnosi ma risulta molto importante la compilazione di un diario della cefalea per almeno tre mesi, riportando i giorni e gli orari di insorgenza degli attacchi e del ciclo nonché i fattori iper-stressanti pre-ciclo che possono avere un ruolo importante al riguardo, come ad esempio gli squilibri metabolici o i dolori e disordini cervicali.

Sintomi e frequenza degli attacchi

Gli attacchi di emicrania presentano caratteristiche con livelli di intensità e durata più elevati durante il ciclo mestruale:

  • gli attacchi durano da 4-72 h o più giorni quando non vengono trattate o sono trattate senza successo.
  • il mal di testa è generalmente unilaterale cioè colpisce un solo lato ma può alternarsi (ovvero cambiare lato) tra un episodio e un altro o durante lo stesso attacco.
  • Il dolore è di tipo pulsante e viene peggiorato dalla normale attività fisica (camminare, salire le scale).
  • l’intensità degli attacchi è più severa rispetto a quelli che si verificano al di fuori del ciclo mestruale
  • durante un attacco di emicrania le abilità di fare attività si riducono o si azzerano. Si ha nausea quasi sempre o vomito. Prima degli attacchi è frequente un grande senso di stanchezza.
  • La paziente è più sensibile agli stimoli luminosi, ai rumori e agli odori.
  • Altri sintomi sono: chiodo fisso nell’occhio, un punteruolo in testa o nella tempia, un martello continuo.

Il ruolo dell’alimentazione

L’alimentazione o nutrizione ha un ruolo importante in coloro che soffrono di emicrania ed è un fattore che va sempre valutato prima ancora della prescrizione farmacologica.

Le diete low-fat, cioè programmi alimentari a basso contenuto di grassi, normoproteici e a base di fibre, e le diete basate sull’ eliminazione di cibi “irritativi”, sono in grado di ridurre l’uso di farmaci e la frequenza, l’intensità e la durata degli attacchi di emicrania. La carne, i derivati animali e altri alimenti industriali sono ricchi di proprietà infiammatorie e dunque la loro riduzione o eliminazione può essere benefica.

Molto utile si sta dimostrando l’azione della cosiddetta dieta chetogenica nel paziente con emicrania. Tale dieta si basa sulla drastica riduzione dei carboidrati, tale da indurre la produzione, a partire dai grassi, di molecole biologicamente surrogate dello zucchero, chiamate corpi chetonici, aventi un ruolo energizzante ed antinfiammatorio.

Il ruolo del rachide cervicale

I disordini e dolori cervicali sono spesso associati, ovvero sono co-presenti all’emicrania. È stato osservato che il 70%-90% delle persone con emicrania presenta problemi cervicali prima, durante o dopo gli attacchi.

Per questo motivo ogni persona che soffre di emicrania ha il diritto e deve ricevere un’accurata valutazione della funzionalità del rachide cervicale soprattutto quando lamenta dolori e rigidità del collo giorni prima degli attacchi di cefalea!

terapia_manuale_mal_di_testaRisolvere i disordini cervicali latenti e co-presenti può migliorare notevolmente l’andamento dell’emicrania e ridurre il rischio di cronicizzazione.

Come si cura? Quale può essere una terapia utile?

L’Emicrania Mestruale necessita di un approccio di prevenzione, cura e riabilitazione multidisciplinare con particolare attenzione alle terapie contraccettive o ormonali in uso, alla regolarità o irregolarità o termine del ciclo (menopausa).

È necessaria un’interazione attiva tra medico, neurologo, esperto in cefalee e ginecologo/a. Sono altresì necessari interventi mirati ai fattori “stressor” che irritano il sistema nervoso favorendo il terreno di insorgenza per gli attacchi di mal di testa. Ci sono terapie farmacologiche e non-farmacologiche specifiche e valide in base al quadro clinico e alle caratteristiche psico-fisiche della persona affetta ma bisogna far riferimento a professionisti aggiornati e seguire un Percorso Terapeutico multidisciplinare come quello proposto dalla CMT.

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