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Come riconoscere la scoliosi – Guida per i genitori

⚠️ Pericolo Scoliosi!

Durante l’età evolutiva (ragazzi e ragazze dai 10 ai 14 anni), la schiena, essendo ancora elastica e flessibile, è a rischio di deformità e disallineamenti anche di una certa importanza.
La scoliosi è un’alterazione della colonna vertebrale caratterizzata da una deviazione laterale (una curva) della schiena.

Quella più diffusa (più dell’80% dei casi) è quella “idiopatica”, cioè quella di cui non si conosce la causa e che sembra essere determinata da un insieme molto variabile di fattori, tra cui quelli di tipo genetico.

È molto importante riconoscerla tempestivamente per poterla curare e per evitare il suo progressivo aggravarsi che potrebbe causare problemi e dolori in età adulta.

È buona abitudine perciò controllare periodicamente la postura, soprattutto nei periodi della crescita.

Se sono un genitore, come faccio a capire se mio figlio ha la scoliosi?

Ecco cosa si può fare:

1. Valutazione del gibbo con il Test di Adams

Prima di tutto è necessario far togliere al ragazzo la maglietta e le scarpe; lo si invita a flettersi in avanti, tenendo le ginocchia dritte e chinando prima la testa e poi il tronco con le braccia rilassate, ma le mani unite.

Mantenendo questa posizione, il genitore può osservare se vi è la presenza di un Gibbo nel ragazzo, vale dire una sporgenza sulla schiena a destra o sinistra della colonna vertebrale. Il gibbo è l’elemento più determinante e che fa insospettire rispetto alla presenza di una scoliosi.

valutazione-test-adams

Successivamente il genitore dovrà osservare i seguenti punti:

  1. asimmetrie delle spalle: se una è più alta dell’altra;
  2. asimmetria delle scapole: se una più alta o più sporgente dell’altra oppure se sono entrambe troppo sporgenti;
  3. se vi è un’alterazione della forma del torace o un’ eccessiva sporgenza delle costole;
  4. asimmetria della parte laterale dei fianchi: se uno è più dritto dell’altro (vedi test di triangolo della taglia al paragrafo);
  5. asimmetria del bacino: se uno dei due lati è più alto;
  6. se vi è una riduzione o un’accentuazione delle normali curve guardando il soggetto di lato;
  7. se vi è un evidente sbilanciamento laterale della schiena;
  8. se la lunghezza delle gambe è asimmetrica;
  9. chiedere al ragazzo se ha dolore alla schiena.

2. Valutazione del triangolo della taglia

Il triangolo della taglia è lo spazio formato dal profilo del fianco e da quello del lato interno del braccio rilassato ai lati del corpo. La differenza di simmetria di forma dei due triangoli può essere indicativa della presenza di una scoliosi.

3. Valutazione dello “strapiombo”

Il genitore deve identificare la parte più sporgente dell’ultima vertebra cervicale (una protuberanza particolarmente visibile sul punto di passaggio tra il collo e il dorso) e successivamente far cadere un filo a piombo partendo da questo punto.

strapiomboNormalmente, il filo a piombo dovrebbe passare nel solco tra i due glutei. Lo spostamento del filo da questo punto di riferimento (a destra o sinistra) indica che il tronco del soggetto è spostato di lato, cosa che potrebbe verificarsi in caso di scoliosi. (NB: lo strapiombo può non essere presente anche in caso di scoliosi grave).

ATTENZIONE: la presenza di questi segni richiede una prima valutazione del pediatra di base o un’eventuale visita da un fisioterapista specializzato.

In caso di scoliosi, il genitore dovrà fare affidamento su specialisti che aiuteranno il bambino attraverso un percorso personalizzato.

Gli atteggiamenti scoliotici

Niente panico! Spesso i genitori scambiano una postura scorretta del figlio per una vera e propria scoliosi, quando in realtà si tratta solo di atteggiamento scoliotico.

L’atteggiamento scoliotico è una deformazione della colonna vertebrale, non strutturale e non evolutiva ed è causata dall’uso frequente di posture sbagliate.

Questi atteggiamenti possono essere eliminati attraverso un programma di esercizi posturali mirati, insegnando il bambino ad uno stile di vita più attivo per migliorare la funzione della muscolatura di sostegno.

testi tratti da “La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla” di AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti)

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